L’igiene orale è fondamentale per la salute dei denti, e lo smalto dentale svolge un ruolo cruciale nella protezione contro la carie. La saliva impiega circa 20 minuti per neutralizzare gli acidi e proteggere i denti, ma un consumo frequente di caramelle e dolci durante il giorno può indebolire questa difesa, aumentando il rischio di carie.
Limitare l’assunzione di cibo a non più di 5 pasti al giorno è consigliato. L’uso di dolcificanti artificiali come Xilitolo e Sorbitolo è stato testato per ridurre il rischio di carie, ma i loro eventuali effetti nocivi rimangono un punto interrogativo. Si consiglia di abituare i bambini fin da piccoli a non dolcificare gli alimenti, educandoli a evitare eccessi di dolce.
Spazzolare i denti almeno due volte al giorno è essenziale, con uno spazzolino a setole morbide e dentifricio delle dimensioni di un pisello. Dopo i pasti, la pulizia è particolarmente importante per rimuovere i detriti alimentari e prevenire l’azione acida dei batteri.
La fluoroprofilassi, utilizzando il fluoro, è cruciale per la prevenzione delle carie. Il fluoro rinforza lo smalto dentale e inibisce l’adesione dei batteri produttori di acidi. La somministrazione può essere sistemica (per via orale) o topica (direttamente sui denti). La modalità topica è considerata più efficace e può essere applicata a qualsiasi età.
L’uso di dentifrici o pastiglie contenenti fluoro deve essere attentamente monitorato per evitare sovradosaggi, e l’assunzione prolungata di quantità eccessive può avere effetti tossici. La fluoroprofilassi è particolarmente importante nelle fasce di età a rischio di carie. L’uso corretto del dentifricio fluorato e il controllo regolare sono fondamentali per massimizzare i benefici e minimizzare i rischi associati al fluoro.
Monitoraggio della permuta dentale
Solitamente, la crescita dei primi dentini da latte inizia tra i 5 e gli 8 mesi, con un ordine variabile che differisce da bambino a bambino.
Tra i 6 e i 12 anni circa, avviene la caduta progressiva dei primi denti da latte, sostituiti gradualmente da quelli permanenti, caratterizzando così il periodo di dentizione mista. Durante questa fase, i denti da latte hanno un colore più chiaro rispetto a quelli definitivi. Talvolta, tra la caduta di un dente da latte e l’eruzione del successivo permanente, può verificarsi un intervallo che può estendersi fino a 4 mesi.
I denti da latte sono cruciali non solo per motivi estetici, ma soprattutto per la masticazione e come guida per l’eruzione dei denti permanenti. Svolgono anche una funzione fondamentale nel “mantenere lo spazio” per i denti permanenti corrispondenti.
La conservazione adeguata dei denti decidui è essenziale per prevenire problemi di affollamento nella dentizione permanente, causati da carie distruttive o dall’estrazione prematura dei denti da latte. Pertanto, è importante preservare la salute dei denti decidui attraverso un’igiene orale corretta e abitudini alimentari sane, evitando il fraintendimento che i denti da latte cariati siano trascurabili in quanto “cambieranno comunque”.
Già in età molto precoce, intorno ai 5-6 anni, le agenesie dentali, ovvero l’assenza congenita dei denti permanenti, possono essere rilevate attraverso una radiografia panoramica. Verso i 7-8 anni, è possibile individuare problemi legati all’eruzione dei denti permanenti, con un rischio correlato di inclusione, che si manifesta quando il dente non riesce ad erompere nell’arcata. Questo rischio può verificarsi, ad esempio, nei canini superiori, poiché sono gli ultimi denti a erompere nell’arcata superiore e potrebbero incontrare difficoltà a causa di una potenziale mancanza di spazio.
Uno screening radiografico eseguito nella fase giusta, permette pertanto di prevenire numerose problematiche legate alla permuta dentale.
Intercettazione di abitudini scorrette
Il ruolo congiunto dei genitori e dell’odontoiatra consiste nell’identificare abitudini nocive nei bambini, quali deglutizione atipica, respirazione orale, suzione del pollice o masticazione di oggetti.
È cruciale cercare di interrompere queste abitudini prima dei 3 anni per evitare problemi nello sviluppo dentale. La suzione del dito, se protratta oltre i 3-4 anni, può causare morso incrociato posteriore. La deglutizione atipica, mantenuta dalla suzione del dito o altri fattori, può influire negativamente sull’eruzione dentale, la masticazione e la pronuncia.
La respirazione orale, causata da adenoidi ingrossate o ostruzioni nasali, può alterare lo sviluppo facciale e dentale, portando a una dimensione verticale del viso allungata.
L’utilizzo del ciuccio è accettabile fino a 2-3 anni, mentre il biberon, specialmente con bevande zuccherate, può causare carie da biberon, un rischio elevato per i denti decidui.
L’intervento tempestivo e la collaborazione del paziente sono essenziali per la prevenzione di complicanze dentali e facciali: per correggere queste abitudini, vengono utilizzati svariati sistemi tra cui rinforzi positivi, dispositivi ortodontici e terapie miofunzionali. La diagnosi accurata è fondamentale per un trattamento ortodontico efficace.
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